Piace e diverte la nuova commedia dell’Invicta!

Ha debuttato l’altra sera nell’Auditorium V. Da Massa Carrara di Porcari – all’interno della Rassegna FITA “Chiaro di Luna – Inverno 2019” – la nuova commedia “La panacea di tutti i mali” che la Compagnia Invicta propone al suo pubblico per il corrente anno. Si tratta di una commedia brillantissima in tre atti di Antonella Zucchini, riadattata al vernacolo lucchese dal regista della Compagnia Cataldo Fambrini.
Il numeroso pubblico ha seguito con attenzione, sottolineando a più riprese con sonore risate e calorosi applausi, lo svolgersi delle vicende di casa Bongini dove il capofamiglia Clemente (Arnaldo Iacopetti) è in piena depressione credendosi malato, trascurando così il suo lavoro alla “premiata oreficeria Bongini” che sta andando in rovina, affidata com’è alle mani del fratello Guerrino  (Riccardo Dinelli), dedito più alla “bella vita” che al lavoro.
La figlia di Guerrino (Gioconda – Valentina Fambrini) è innamorata di un ragazzo un po’ scapestrato (Ruggero – Daniele Tognarelli) che però non è ben visto dalla madre (Fedora – Simonetta Bianchi) che fa di tutto per ostacolare questo amore, ritenendo più adatto alla figlia il ben più distinto, acculturato e ricco Pio (Luca Innocenti) che però non fa un passo senza la sua sorella Brigida (Irene Vannucchi).
Ruggero allora, insieme allo zio Vittorio (Roberto Danesi), trova un espediente per rimanere accanto alla sua Gioconda in modo da poterla conquistare definitivamente.
In tutta questa confusione piomba in casa l’autoritaria sorella di Guerrino e Clemente (Ambrosia  Antonietta De Benedictis) che cerca di riportare un po’ di ordine nella famiglia, in attesa che arrivi la nuova domestica per dare man forte a quella attuale (Primetta – Claudia Fambrini).
Alla fine un portentoso rimedio ha sistemato tutte le cose riportando la serenità nella famiglia Bongini.
Il pubblico presente, alla fine della rappresentazione, ha avuto commenti lusinghieri sul lavoro ed ha sottolineato la professionalità dei vari interpreti, l’accuratezza delle scene, l’eleganza dei costumi e delle acconciature, il tutto fedelmente rispondente al periodo in cui si svolgono i fatti.

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